Resistenza e Musica

di Maria Grazia Corrado Spinelli

ph. @svevoromano

 

C’è un legame ancestrale tra il concetto di resistenza e musica. Da sempre, credo da quando l’essere umano ha cominciato a comunicare, la musica è stata espressione non solo di emotività ma anche di identità. Il potere di identificazione della musica, il potere di generare un senso condiviso ha creato quelle che sono diventate le musiche resistenti. Sono nati generi musicali come espressione di resistenza della memoria di un popolo, di una sofferenza, di una lotta sociale e con loro la musica diventa difesa, diventa spinta all’azione, diventa consolazione, conforto ed appartenenza ad uno spirito collettivo. Tanti esempi di generi musicali si possono citare dagli Spirituals ai Gospels ai canti dei minatori, dai canti delle mondine a quelli degli Alpini, dai canti Partigiani ai canti dei soldati in trincea. La musica resiste ma allo stesso tempo è testimone di resilienza emotiva diventando un mezzo per superare le trasformazioni con cui l’individuo e le società di ogni epoca si sono confrontate. Una resistenza ed adattamento che continua ed è più che mai attuale in questo periodo di isolamento sociale conseguente alla pandemia da Covid-Sars 2, dove la stessa diventa per ogni musicista ed artista cura per l’anima, sostegno e rifugio ma anche rinascita di creatività nel trovare nuove modalità per continuare a resistere ed esistere come catalizzatore individuale e sociale.