di Giulia Rossi

Come si forma il gusto?

 

Essere di buon gusto. Comportarsi da persona di buon gusto. Fare le scelte giuste per apparire una persona di stile, di classe. Come si dice la classe non è acqua. 

 

Sì, ma questa classe, questo gusto, da dove vengono?

 

Il gusto è talento naturale o una forma d’arte che si può imparare a tavolino? 

 

Secondo il sociologo francese Pierre Bourdieu, il gusto è un elemento di distinzione sociale, ereditato attraverso delle sovrastrutture che condizionano la nostra vita. Bourdieu scrive “La distinzione. Critica sociale del gusto” nel 1979, un libro molto discusso, ancora oggi, che da discutere.

 

Il gusto dipende da chi siamo, come siamo stati educati, dalle influenze a cui siamo stati sottoposti fin dalla nascita. La famiglia, le scuole, la religione, gli abiti. Tutto. 

 

Agiamo secondo quello che il sociologo chiama HABITUS, un elemento che dipende dalle strutture sociali in cui siamo inseriti. L’individuo mantiene una certa libertà all’interno di queste “gabbie”, ma minima. È condizionato continuamente dall’ambiente sociale in cui vive.  Le scelte dell’individuo avverranno in base ai condizionamenti che ha ricevuto, in base alla classe sociale di appartenenza. 

 

Bourdieu arriva a queste conclusioni dopo un’analisi sul campo condotta nella Francia degli anni ’60, su oltre 1200 persone. 

 

Egli arriva quindi alla conclusione che IL GUSTO non sia una caratteristica innata di un individuo, ma un elemento della sua personalità influenzato dal contesto sociale ed economico in cui cresce.

 

Il sociologo appartiene allo strutturalismo critico e smonta l’idea di un’omologazione del gusto e quindi anche dei consumi, scandaglia la società del suo tempo e ne mette in luce le contraddizioni e le distinzioni. 

 

 

Egli scrive: “L’abbigliamento o l’arredamento della casa, costituiscono altrettante occasioni di provare o affermare la posizione che si occupa nello spazio sociale come rango da conservare o distanza da mantenere”

 

 

In collaborazione con: Lezione di moda in pillole / #6 Come si forma il gusto? La distinzione di Pierre Bourdieu